Oggi, quando si parla di “sostenibilità” e di “green”, si ha l’impressione di avere a che fare con parole ormai diventate di moda come fossero sostantivi o aggettivi da dover inserire per forza in un comunicato stampa o su un sito internet per poter essere aggiornati rispetto alle tematiche ambientali degli ultimi anni.
Ma fortunatamente la “sostenibilità” è molto di più di una semplice moda passeggera.
Sostenibilità è tutto ciò che si relaziona in maniera equilibrata nei confronti dell'ambiente e della persona, non alterandone ma migliorandone lo stato di benessere e di salute. È insito in questo termine il concetto di equilibrio che dovrebbe poter essere riscontrato in ogni ambito in cui l’uomo vive e lavora.
La sostenibilità oggi, se applicata in modo consapevole e corretto, permetterebbe di avere il pianeta Terra più sano nel rispetto delle risorse rinnovabili e un miglioramento dei problemi generati dal climate change riuscendo così a recuperare l’intero ecosistema.
Per questo motivo, ogni persona ed ogni azienda dovrebbe assumersi la responsabilità di contribuire in maniera attiva sul proprio impatto sull’ambiente e oggi le aziende in particolare, da questo punto di vista, sono particolarmente sotto i riflettori.
Fino a non molto tempo fa il problema che avevano le aziende era quello di considerare la sostenibilità come un rischio di tipo non finanziario nel quale non conveniva investire in quanto non ne veniva riscontrata l’effettiva convenienza per i profitti dell’azienda.
Attualmente però la sostenibilità è entrata ampiamente a far parte del mondo finanziario e per questo motivo molte aziende hanno iniziato ad investire risorse per poter comunicare agli altri tutti gli sforzi in termini di sostenibilità ed i risultati conseguiti in ottica green.
Questo è stato possibile grazie alla nascita del bilancio di sostenibilità che ogni azienda è tenuta a produrre ogni anno. Non solo è utile come indicatore di cosa sta facendo l’azienda per lavorare in modo sostenibile ma genera anche dei reali benefici sia interni all’azienda sia esterni che influiscono direttamente sui loro bilanci finanziari.
Per indicare tutte le attività legate ad un investimento sostenibile e responsabile in ambito economico/finanziario esiste l’ESG (Environmental, Social, Governance). L’ESG tiene in considerazione aspetti di tipo ambientale, sociale e di governance ed è costituito da criteri essenziali per giudicare la sostenibilità degli investimenti di un’impresa.
Per poter approfondire maggiormente il tema, abbiamo riassunto i cinque più importanti framework ESG per capire la loro origine, chi si occupa di effettuare questo nuovo tipo di reporting e quali sono i loro scopi.
GRI
Il GRI è la Global Reporting Initiative e cioè un ente senza scopo di lucro che è nato come strumento per fare la rendicontazione della performance sostenibile di qualunque organizzazione senza avere limiti di dimensione, di categoria e di Paese nel mondo. È stato fondato nel 1997 a Boston dalla collaborazione tra Robert Massie, il direttore esecutivo del Coalition For Environmentally Responsible Economies (CERES) e Allen White, amministratore delegato del Tellus Institute.
L’obiettivo è stato quello di sviluppare un sistema di contabilità per un rendiconto ambientale secondo principi di condotta responsabile da un punto di vista sociale. Inizialmente nato come un dipartimento di progetto GRI che aveva come destinatari solo gli investitori, divenne poi un vero e proprio comitato esecutivo per lo sviluppo delle Linee Guida diventando quindi un ente con un approccio multidimensionale grazie all’estensione dell’ambito di rendicontazione anche alla dimensione sociale, economica e ambientale.
CDP
Il CDP è il Carbon Discosure Project, un’organizzazione no profit di carattere internazionale che permette ai governi, agli investitori, alle imprese e alle autorità globali un sistema universale di rendicontazione e misurazione ambientale. È stata fondata nel 2000 da Paul Dickinson e l’idea iniziale da cui era partito si basava sul fatto che se le imprese avessero considerato la gestione del rischio e il reporting ambientale come parte principale e fondamentale della loro responsabilità, i mercati dei capitali sarebbero stati trasformati a favore dell’ambiente.
Per poter misurare, gestire e condividere a livello internazionale tutte le informazioni relative al climate change, sono stati istituiti quattro programmi supportati da CDP: Climate Change Program, Water Program, Forests Program e Supply Chain Program e il Cities, States and Regions Program.
Attualmente il CDP supporta 525 investitori istituzionali con asset per 96 trilioni di dollari e continua ad incentivare tutte le imprese a diminuire ed eliminare il loro impatto negativo sull’ambiente.
SASB
Il SASB è la Sustainability Accounting Standards Board, un’organizzazione non a scopo di lucro che è stata fondata nel 2011 da Jean Rogers. Questo comitato per gli standard di contabilità stabilisce gli standard per la rendicontazione finanziaria per lo sviluppo della sostenibilità. In particolare, ha come obiettivo quello di facilitare il confronto e il benchmarking nei report di sostenibilità. Per poter dare uno strumento utile ha sviluppato il SICS ® e cioè il Sustainable Industry Classification System applicabile a undici settori e 77 tipi di industrie. Il SICS raggruppa le aziende in diversi fattori differenziati in base ai rischi e alle opportunità di sostenibilità condivisi.
Inoltre, SASB ha creato un servizio di consulenza per gli investitori (IAG) in quanto questi hanno un ruolo fondamentale nel migliorare l’efficacia della condivisione delle informazioni prodotte dalle aziende che divulgano le performance sui fattori ESG potendo quindi partecipare allo sviluppo degli standard di informazione utili, qualitativamente funzionali e comparabili.
TCFD
La TCFD è la task force on climate-related financial disclosures e cioè una taskforce sulle informazioni finanziarie relative al clima. È nata nel 2015 a seguito del G20 ed è stata fondata alla fine di quell’anno dal Financial Stability Board (FSB) che è l’ente che promuove e monitora la stabilità del sistema finanziario mondiale.
Michael R. Bloomberg è stato elettro presidente ed è stata composta da 32 esperti del settore finanziario e produttivo. L’obiettivo di questa taskforce è quella di elaborare tutte le raccomandazioni utili sulla rendicontazione dei rischi relativi al cambiamento climatico. In questo modo vuole essere una guida per le aziende affinché si impegnino ad allineare le informazioni divulgate alle esigenze degli investitori.
Nel 2017 la TCFD ha pubblicato un Final Report caratterizzato da quattro ambiti quali la governance, la strategia, la gestione dei rischi, le metriche e i target e da 11 raccomandazioni che sono state sottoscritte da circa 240 organizzazioni provenienti da tutto il mondo.
WDI
La WDI è la Workforce Disclosure Initiative e cioè un’iniziativa nata dall’esigenza di aiutare gli investitori istituzionali ad accedere a tutti i dati significativi sulla gestione del lavoro svolto dal personale aziendale.
È nata alla fine del 2016 ad opera dell’associazione britannica di investimento responsabile senza scopo di lucro di nome ShareAction. Il suo funzionamento si basa sulla logica del modello CDP ma la WDI raccoglie i dati dalle aziende sia su come gestiscono i dipendenti diretti sia su tutte le persone che lavorano nell’intera loro filiera.
Aggiungi un commentoDalla chiocciola al green building
di Isabella Goldmann
e Antonella Cicalò
Un libro a cura di
per conoscere e riconoscere l'architettura del futuro
Edizioni FAG Milano