Sul suo sito, nello scorrere il programma, non si trovano riferimenti espliciti al tema dell'ambiente e sostenibilità; si trovano invece due riferimenti indiretti e generali: uno al punto 3 della (struttura iniziale del programma): "E' necessario procedere a una piena liberalizzazione dei settori economici, dei mercati e delle professioni nell'interesse del cittadino consumatore, avendo l'attenzione di incidere su di un sistema di potere assai consolidato che alimenta e incoraggia i costi perversi della politica, attraverso una riforma profonda dei servizi pubblici locali" e uno dedicato al fisco dove al punto 5 si legge tra le proposte quella di "ridurre il numero delle società nate dalle ex municipalizzate mediante soppressioni e accorpamenti".
In Italia questi enti si occupano principalmente di servizi pubblici locali e dunque anche di servizi ambientali come il servizio idrico integrato, l'igiene urbana, l'energia.
In chiave ambientale e di sostenibilità si può interpretare anche il passaggio a proposito della durezzza della crisi paragonata in peggio a quella del 1929: "Anche noi avremo morti e feriti. Sul campo la struttura sociale subirà una dura prova, esattamente come in una guerra. Dovremo rinunciare alle vecchie abitudini e ai vecchi privilegi e dovremo riconquistare un nuovo equilibrio sociale".
Quanto questo nuovo equilibrio sarà debitore alla tutela ambientale, alle energie rinnovabili, alla mobilità sostenibile o alla difesa del territorio non è approfondito.
Con l'ultimo candidato abbiamo chiuso l'indagine sintetica sulle posizioni in materia ambientale. Ciscuno potrà valutare quanto tenere in conto l'argomento e chi lo ha sviluppato meglio. Ci torneremo sopra in occasione delle prossime consultazioni di ogni parte politica in vista delle elezioni regionali e nazionali..